In 48 ore, nella zona di Catania, sono caduti quasi 500 mm di pioggia. Praticamente la quantità di pioggia che cade in un anno! Ieri è stata una giornata drammatica per il capoluogo etneo con molti danni e, purtroppo, anche vittime. Ma piove sul bagnato. Dopo la pausa odierna si prevedono venti oltre i 100 all’ora e onde alte 5 metri con pericolo di mareggiate. Dobbiamo imparare una parola nuova: medicane. Un nome che deriva dalla fusione di Mediterranean e Hurricane, ma i puristi della lingua preferiscono chiamarlo ciclone tropicale mediterraneo. Sono parole che temiamo di dover sentire anche in futuro. Secondo il rapporto dell’IPCC, il riscaldamento globale influisce sugli eventi estremi precipitativi rendendoli più frequenti e intensi. Così, per colpa del surriscaldamento globale, il mare Mediterraneo diventa sempre più caldo. L’atmosfera trattiene sempre più vapore acqueo e poi lo scarica con piogge e intensità maggiori, anche spaventose come quelle viste a Catania. Si prevede brutto tempo non solo per i prossimi giorni, ma anche per i prossimi anni! Bisogna fare qualcosa, ognuno per quel che può.
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