“Da piccolo andavo molto spesso dalla nonna. Durante i mesi invernali mi divertivo a far rotolare da una collinetta del giardino delle piccole palle di neve che man mano, discendendo la collina, diventavano più grandi. Mettendo insieme i vari accumuli di neve facevo il famoso pupazzo di neve addobbandolo come si deve. Da tanti anni non nevica più assiduamente nel mio paesino di origine in pianura e risulta quindi impossibile comporre un degno manichino bianco.
Al posto della neve mi sono immaginato tanta pioggia, al posto del giardino ricoperto da un manto bianco candido mi sono immaginato uno strato di fango. E così, l’unico modo per mantenere le nostre tradizioni, i nostri giochi da bambini, risulta adattarsi ad utilizzare il fango. L’adattamento è una delle azioni fondamentali per vivere al meglio (e non sopravvivere) su questo pianeta che di tradizionale avrà ben poco.”